16 marzo 2012

Sortir le Soir di Susan Tabak: think pink!

"Pink it's my new obsession, pink it's not even a question" - Aerosmith

Un mesetto fa mentre ero a Parigi nel Marais, oltre sentire tutto quello che mi ero annotato, ho approfittato per curiosare fra gli scaffali alla ricerca di fragranze sconosciute. Così da Sens Unique, dopo aver apprezzato le belle candele di Elisabeth de Feydeau dedicate alla reggia di Versailles, ho lasciato libero spazio alla curiosità.
Raramente dedico attenzione a packaging sgargianti o civettuoli, tuttavia l'occhio mi era ormai caduto su una confezione rosa shocking ignota e così mi son detto: "Non capiti a Parigi tutti i giorni, quindi smettila di fare lo snob e sentilo se ti incuriosisce". Così ho chiesto alla gentile commessa cosa fosse. "Sortir le Soir de Susan Tabak" mi risponde. Morale: lasciate sempre giudicare un profumo al vostro naso e non alla vista!
Il nome di Susan Tabak forse dirà molto ai fashion addicted americani ma io confesso non l'avevo mai sentito prima. Susan è una affascinante signora newyorkese che da anni è considerata una delle più influenti esperte in materia di lusso. Fondatrice di una media company, Susan condivide opinioni in materia di moda, locali, arte e vita mondana. E' anche autrice di "Chic in Paris" una delle bibbie per le americane irrinunciabili dello shopping e non solo, ha collaborazioni con vari designer e prende regolarmente parte a sfilate e feste. Susan è pure una apprezzata personal shopper ma soprattutto una donna dalla gentilezza squisita e proprio in occasione delle sfilate milanesi ho avuto il piacere di incontrarla e di togliermi un paio di curiosità.

E: "Susan confesso che non ti conoscevo e che ho scoperto Sortir le Soir per puro caso e mi son subito chiesto se fossi appassionata di profumi da sempre"
S: "A dire il vero no, non ci ho mai badato più di tanto. Ovviamente ho portato dei profumi ma spesso erano fragranze che mi regalano e che mi piacevano, come ad esempio No. 5 di Chanel. Poi ad un'altra festa mi regalarono una bottiglia di Michael Kors. Non amo Kors come designer, però sentii il profumo e non mi dispiaceva"
E: "E' una fragranza alla tuberosa se ricordo bene, no?"
S: "Esattamente, una tuberosa. Mettendola mi sono accorta che la gente la notava e alcuni mi chiedevano cosa fosse, così ho iniziato a prestarci attenzione anche io. Comunque non avevo particolare interesse per i profumi prima, mentre ora m'incuriosiscono i packaging, le fragranze etc."
E: "E come ti è venuta l'ispirazione per creare una fragranza e perché hai scelto di collaborare con Françoise Caron?"
S: "Vedi, è stato un caso. Una sera ero ad una festa e presentavano una linea di candele profumate. Le sentimmo con amici ed una mia amica mi disse  - Susan potresti anche tu fare una candela profumata, sarebbe carino - Allora dissi, perché no. Presi contatto con le persone che avevano organizzato la presentazione e un giorno andai con loro per questo progetto. Sentimmo diverse candele ma alla fine pensai che non faceva per me una candela. Li conobbi Françoise che mi disse che la sua famiglia si occupava di profumeria da oltre sessant'anni. Ne rimasi affascinata e pensai che con lei avrei potuto creare qualcosa che mi somigliasse, un profumo con le note che piacciono a me. Così è iniziata la collaborazione, poi sentendo le diverse prove ho poi scelto ciò che sentivo più mio. Anche per il nome volevo qualcosa che mi rappresentasse ed alla fine pensandoci, sai, adoro uscire la sera così l'ho chiamato Sortir le Soir"

La fragranza nasce sull'idea di gardenia, ma non una vera però, piuttosto un fiore stilizzato. Se per Jean-Claude Ellena "L'odore della gardenia è un dramma che si recita tra gelsomino e tuberosa", per Françoise Caron è senza dubbio un dramma giocoso. Infatti mi ha colpito l'interpretazione moderna e divertente che riesce a dare di un soliflore classico che solitamente non è per tutti. In Sortir le Soir ciò che basterebbe un niente per far sconfinare del volgare, oppure nel tropicale ruffiano o semplicemente nel "troppo", nelle mani di un'artista come Françoise Caron diventa un bouquet di fiori bianchi sorprendentemente chic, vivace ed intrigante.
L'apertura è frizzante di bergamotto e mandarino carichi di una brezza verde e umida infusa da un sentore succoso e sapido. Immaginate che tra la vegetazione zuppa d'acqua di Fleur de liane inizino a sbocciare centinaia di fiori bianchi: fresia, magnolia e fior d'arancio cristallini che uniti al tocco sensuale del gelsomino stilizzano l'idea di una enorme gardenia molle di rugiada, appena scaldata dal sole. Il dialogo fra l'aspetto rugiadoso e quello asciutto è talmente tattile da far pensare a perle d'acqua che corrano su un drappo di crêpe georgette rosa. Se l'avvio è decisamente fresco e moderno, il cuore si fa più caldo, mostrando la lezione dei grandi floreali degli anni '80 come Jardins de Bagatelle e Amarige qui attualizzata da una texture più ariosa. Un cocktail poudré di muschi e vaniglia reso frizzante da legni ambrati ed eleganti accenni minerali sostiene i fiori e li fissa alla pelle a lungo. Il sillage è incredibile e ne bastano pochi spruzzi per prepararsi a folleggiare, per prepararsi a Sortir le Soir.

Ispirato dal post tutto in rosa, anche se in ritardo ho deciso di celebrare l'otto marzo omaggiando con dei decantini di Sortir le Soir cinque fortunate donne estratte a sorte tra tutte le lettrici che lasceranno un commento entro una settimana. Buona fortuna!

Le fotografie sono di Stéphane Israël

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io come la creatrice, amo uscire la sera, anche se le mie frequentazioni sono decisamente più low profile della signora in questione e il rosa è uno dei pochi colori che detesto.... Ad ogni modo mi fido di te, e attendo l'occasione per sentirlo! Ti abbraccio cherie:-) stefania

marzipan_28 ha detto...

In effetti il rosa spesso ispira diffidenza, fa pensare a cose troppo girlish o troppo fatue. Il mondo dei profumi americano, questo (quasi) sconosciuto. Mi mancava il profumo di una socialité non giovanissima.

Anonimo ha detto...

Curiosa di sentire questo profumo che ha una confezione fin troppo civettuola anche per i miei gusti!mi piace scoprire nuove fragranze, pure quelle rosa :-)

Malefic Gretel

Davide ha detto...

Non c'è null'latro da dire: la Françoise Caron è proprio brava: finora ho trovato che abbia immerso un non so che di raffinato in ogni sua cosa che mi sia passata sotto il naso.

A dire il vero piacerebbe anche a me sentire questa fragranza. La gardenia è una nota meravgliosa. E la Caron pure è meravigliosa!

saraprfms ha detto...

Ok posterò unicaaaameeeente per l'estrazione!!!
Sono in pieno trip da tuberosa, seria o -meglio giocosa- vorrei vedere se posso entrare anche in quello da gardenia. Visto che la seria non la digerisco almeno per ora, ripongo molte speranze in quella giocosa,magari proprio Sortir le Soir????'

Magnifiscent ha detto...

Le fortunate vincitrici dei decantini sorteggiate sono Bettina, Dionne, Marzipan, Saraprfms e Stefania. Gentilmente potreste lasciarmi i vostri indirizzi qui come messaggio (che non pubblicherò) oppure via e-mail a magnifiscent@gmail.com?
Grazie ancora amiche!

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