24 gennaio 2014

Blind Sniff Roulette #1: Hiris di Hermès

Nel 1997 Jean-Louis Dumas decide di lanciare la maison Hermès sulle passerelle scegliendo come direttore creativo Martin Margiela. L'eleganza asciutta e materica di Margiela che esalta i materiali ed il taglio più che gli elementi decoraviti aveva bisogno di un corrispettivo olfattivo. Nel 1999 viene scelta una giovane creatrice già messasi in luce con creazioni per Dyptique, Guerlain e L'Artisan Parfumeur. Quale materia migliore dell'iris (altra divinità dell'Olimpo) può rendere l'idea di una donna raffinata (veletta, ermellino), cerebrale, che non fa concessioni ad eccessi ed ostentazioni (Campi da tennis, Gita al faro)? Nasce così Hiris, una delle più belle e meno capite creazioni di Olivia Giacobetti, un iris fruttato ed aromatico, un floreale ovattato (pavone  bianco muto, statua bianca da giardino, Silence) che si fonde con l'odore di un abito in vigogna grigio appena uscito dalla tintoria (Camicia di lino, completo da tennista).
Bravi, tutti avete colto la sua superficie pulita e opaca attraverso cui si intravede un hortus conclusus dove passeggiare fra iris, ortaggi e viole avvolti dalla nebbia leggera.

Giampaolo Jicky Baldoni
Questa fragranza per me è il simbolo del silenzio, di coloro che non parlano perché hanno troppo da dire o da confessare e non osano esporsi al mondo per pudore, orgoglio o codardia.
  • se fosse un colore? Sarebbe un bianco opaco tendente leggermente al lilla.
  • se fosse un animale?  Sarebbe un pavone bianco, ignaro prigioniero nel giardino di un Maharaja, splendido nel suo aspetto, elegante e privato della voce.
  • se fosse musica? Sarebbe piuttosto il ricordo di una melodia, una musica lieve, un canto a labbra chiuse che riporta alla mente momenti sereni.
  • se fosse un luogo? Sarebbe un piccolo giardino in cui crescono spontanei iris, teneri fiori bianchi ed erbe, magari accanto ad un corso d'acqua.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Più che un indumento, mi viene in mente un candido fazzoletto ornato ai bordi da un ricamo dello stesso colore. Un fazzoletto in cui è custodito un ricordo di giorni felici.
  • se fosse un film/libro? Penso al film Gli amori di Astrea e Celadon, di Eric Rhomer. Fiaba bucolica di amori che non osano confessare se stessi e ricorrono a stratagemmi puerili ed apparentemente innocui per incontrarsi in un' Arcadia atemporale e sospesa tra realtà ed immaginazione.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Penso ad una statua di marmo bianco in un giardino, muta, che assiste ad incontri di amanti e raccoglie le confessioni di giovani innamorate non corrisposte.
Goldenswallow
Definirei questa fragranza il sogno ad occhi aperti, di innocenza ed evasione "en plein air", di una donna dall'indipendenza a tratti sofferta. Di primo acchito luminosa e leggiadra in virtù delle note delicatamente citriche e poi poudré, col trascorrere del tempo rivela pieghe ombrose e anfratti erbosi e umidi (mi par di scorgervi un gelsomino verde e frizzantino).
  • se fosse un colore? Una gradazione di viola: ametista, pervinca, lilla e malva a suggerire la nostalgia di ciò che non si è avuto.
  • se fosse un animale? Sarebbe un uccellino in gabbia, vicino ad una finestra aperta su un paesaggio agreste, incolto, punteggiato di pozze e stagni, percorso da rivi e abbacinato da un sole lucido, cui la pioggia ha ridato smalto.
  • se fosse musica? Se fosse musica sarebbe il brano "Silence" dall'album "White chalk" di PJ Harvey.
  • se fosse un luogo? Sarebbe la stanza in cui si trova il succitato uccellino. Un interno rimasto chiuso per lungo tempo, una stagione o forse anni, in cui sono sospesi i gesti di chi lo ha abitato; l'oscurità soffusa dal taglio di luce pulviscolare che entra dalla finestra; il legno dei mobili e dell'impiantito opaco ma non polveroso.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Sarebbe in realtà un accessorio, un cappello di paglia con veletta e nastro di organza.
  • se fosse un film/libro? Se fosse un libro sarebbe "To the lighthouse" di Virginia Woolf, non tanto per l'ambientazione del romanzo, bensì per la sua qualità liminare, tra interno ed esterno della casa, tra presente e memoria, parola pensata e parola pronunciata.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Mi risulta difficile dare un corpo "pubblico" ad una fragranza tanto tenue e fugace quanto, intima e riconoscibile. Sarebbe un'apparizione incorporea, un fantasma personale, non correlato al sentimento di paura.
Malefic Blonde
L'idea che ne ricavo e' quella di una "eau de sport" unisex, fresca e non particolarmente sofisticata ma che ti fa sentire a posto e pulita. Mi pare di sentire agrumi come limone ma la parte interna della buccia, quella pellicina bianca e amarognola. Poi note verdi e aromatiche tipo erica, erbe di brughiera, una nota lieve di sedano bianco, peperone verde tenue e croccante e una goccia zuccherina come polvere d iris ma il tutto diluito come dentro una teca di vetro ghiacciata ma non pulitissima. ho anche sentito una nota di cuoio crudo e molto giovane, lieve lieve, e poi muschi bianchi nel fondo, molto chiari e virili.
  • se fosse un colore? Verde molto chiaro, liquido come un acquarello.
  • se fosse un animale? Un insetto come la libellula di risaia, dal corpo lungo e nodoso come il bamboo color verde chiaro con grandi ali trasparenti e opalescenti.
  • se fosse musica? Lounge music, qualcosa che si sente negli ascensori o in luoghi pubblici, orecchiabile e easy.
  • se fosse un luogo? Un campo da tennis d' erba vera ma in disuso, con piccole pozze d' acqua e ortaggi verdi, vicino a una limonaia abbandonata.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Un abito senza fronzoli, come una maglietta lacoste vintage un po' scolorita, verde pallido.
  • se fosse un film/libro? Penso alle atmosfere inglesi di Chariots of fire - Momenti di gloria.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Un ex sportivo (tennista) che si tiene bene ma ha i suoi anni e per mantenersi in forma gioca a golf con una certa eleganza ma senza convinzione. Me lo figuro come la silhouette del profumo Trophee di Lancome.
R. P. Dario
E' una fragranza leggera e intrigante. carattere maschile. Sulla mouillette apre con una leggera aromaticità e con una freschezza che sembra fluire, non statica; arriva poi una cremosità distinta, non opulenta ma discreta, un legno, forse un sentore di sandalo. Sulla mia pelle questa nota cremosa si accende più calda restando comunque evanescente, uno skin scent leggero ma perfido (nel senso che si insinua piano piano e resta li a dare aura sottile. Non è proprio nelle mie corde, ma devo ammettere che indossato alla lunga questa cremosità mi conquista: lo strato profumato che si crea sulla pelle intriga.
  • se fosse un colore? Giallo.
  • se fosse un animale? Sarebbe un ermellino.
  • se fosse musica? Easy listening.
  • se fosse un luogo? Se fosse un luogo sarebbe una spiaggia deserta ombreggiata.
  • se fosse un capo d'abbigliamento? Una camicia di lino bianco crema con le maniche arrotolate fino al gomito.
  • se fosse un film/libro? Un film d'avventura.
  • se fosse un personaggio (storico, pubblico,...)? Sarebbe Ulisse.
<Blind Sniff Roulette #2> <Blind Sniff Roulette #3>

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...